Buongiorno a tutti e ben ritrovati al secondo appuntamento con la rubrica "Racconti di Viaggio". Questa settimana vi descriveremo come raggiungere Novara (e Torino) partendo da una della stazioni della nostra linea. Ricordiamo sempre di preparare per bene il viaggio prima di partire e di controllare sempre gli orari.
Ed ora iniziamo:
Novara, echi dal risorgimento "Regio":
Novara: città regia per eccellenza, teatro di battaglie, di vittorie e sconfitte. Impero e Regno che si scontrano. Confine che diventa provincia, l'Italia che si costruisce. La città, sita in Piemonte, subisce molto l'influsso della vicina Lombardia e di Milano a cui era legata fino al 1734 quando fu ceduta dall'Imperatore Carlo VI d'Asburgo al Re Carlo Emanuele III di Savoia durante la guerra di successione polacca. Teatro di "confine" tra il Regno di Sardegna ed il Regno Lombardo-Veneto nel XIX secolo, si trovò nel fulcro delle battaglia (celebre quella della "Bicocca" o "di Novara") durante la prima guerra d'indipendenza (1849) dove l'esercito sardo-piemontese subì una rovinosa sconfitta dagli imperiali comandati del Maresciallo Radetzky, la quale portò all'abdicazione di Re Carlo Alberto in favore del (grandissimo) figlio Vittorio Emanuele II, "il Re galantuomo", futuro primo sovrano d'Italia e padre della nostra amata Patria. Ma Novara non è solo guerra è anche arte e religione: primo su tutti la maestosa cupola, costruita dall'Antonelli, della Basilica di San Gaudenzio, prima vescovo della città e Santo Patrono della diocesi/provincia di Novara, che con i suoi 121 metri risulta tra le cupole più alte del mondo. Troviamo anche il duomo, il broletto e un centro storico molto curato e molto fornito, contornato di palazzi nobiliari e borghesi che spaziano dal XVI secolo al XIX secolo ed un castello (ricetto) che ne completa l'insieme. Importantissimo il Teatro Coccia nelle vicinanze del duomo, sala lirica del XIX secolo, molto apprezzato per la buona acustica. Di particolare interesse è, il giorno 22 gennaio, la festa patronale di San Gaudenzio, dove nella basilica omonima avviene la cosiddetta "cerimonia del fiore" precedente la Santa Messa; nella stessa giornata si può acquistare il "pane di San Gaudenzio", tipico dolce della festa.
Partiamo un sabato mattina*, decidiamo di partire dalla stazione di Lesmo, fermata posta nel centro del paese, in un contesto agreste ed aspettiamo il treno delle 08.14 che, partendo da Carnate alle 08.08, ci porterà, passando per Macherio-Sovico alle 08.17, ci porterà fino a Seregno dove arriviamo alle 08.23 al binario 1 Tronco. Il viaggio è breve, ma colpiscono subito l'attraversamento del ponte "di Gernetto" con cui si scavalca il Lambro e la ferrovia Monza-Molteno-Lecco ed il panorama che si apre da Macherio sulle prealpi lecchesi e comasche. A Seregno, percorriamo i 250 metri che separano il binario Tronco dal binario dove, nel frattempo, fa' il suo ingresso il treno Suburbano S9 delle 08.31 con destinazione Saronno. Saliamo in testa (vivamente consigliato) e percorriamo questa linea, la Seregno - Saronno riaperta nel 2012 dopo 54 anni di chiusura. Il viaggio trascorre lentamente attraverso la Brianza dei mobilifici e delle fabbriche fino a Cesano Maderno, stazione di interscambio con i treni della linea Milano-Asso per poi passare nel parco delle Groane ed aprirsi sull'intero arco prealpino e, nei giorni di vento, sul Monte Rosa; arriviamo a Saronno al binario 7 alle 08.54: un caffè ristora i nostri sensi. In attesa del treno per Novara, che partirà alle 09.07 riflettiamo sulla "importanza" Saronnese: centro di interscambio ferroviario, patria del liquore "di Saronno", della "Lazzaroni" e degli amaretti, centro religioso con il suo bel Santuario. Ripartiamo dal binario 6, la linea curva subito a sinistra e ci troviamo sul rettilineo che, alla velocità di 140 km/h, ci porta a Rescaldina; fermiamo, ripartiamo: la ferrovia scende nelle viscere della terra, un tunnel buio si presenta ai finestrini, sopra di noi scorre l'acqua del fiume Olona. Il buio termina, il sole ci sorprende: siamo a Castellanza.La luce si fa' muta, si impossessa ancora del treno, il rimbombo delle ruote si fa' assordante, il treno rallenta: Busto Arsizio Nord è una luce nel buio della galleria. Riemergiamo dagli "inferi" ferroviari, le case si diradano e un animale si appresta a noi: no, non un animale vero ma il "salto di montone" (costruzione ferroviaria "a ponte" che permette di evitare il conflitto tra itinerari dei treni nei punti di incrocio, ndr) ci salta addosso, le montagne luccicano sullo sfondo, la ferrovia per Malpensa si allontana, arriviamo a Vanzaghello. Si riparte di buona lena, la case sono rare e rade, arriviamo a Castano Primo: inizia la discesa. Il treno scavalca il canale Villoresi, scende e capitombola a Turbigo. Turbigo, città elettrica (centrale enel, ndr), la stazione si lascia ammirare: razionalismo coloniale, una piccola Asmara della Lombardia, un "confine" ferroviario: inizia il vero "Novara". Il binario si fa' uno solo, tutto diventa vegetazione, il Ticino s'appresta, sentiamo il suo profumo ed eccolo, il ponte in ferro misto strada-ferrovia si scorre sotto di noi e più sotto ancora il Ticino, il grande fiume sacro alla Patria, come dei novelli "Carlo Alberto" lo passiamo (in senso inverso, ndr) la Lombardia sfuma, siamo in Piemonte. Superiamo in lieve salita la fermata di Ponte Ticino**, il paesaggio si fa' piatto, strano al viaggiatore lecchese e/o monzese: sullo sfondo il monte rosa brilla, tutt'attorno campi di riso. Superiamo Galliate, la natura è piatta ma il genio umano no: sullo sfondo uno spettacolo: la cupola di San Gaudenzio svetta alta, Novara è vicinissima. Arriviamo a Novara Nord, in perfetto orario alle 09.49, scendiamo dal treno, attraversiamo il passaggio a livello, scendiamo nel sottopasso che conduce alla stazione di Novara FS, sbuchiamo in piazza Garibaldi... Ah, dimenticavamo: naturalmente possiamo proseguire per Torino; in 10 minuti di coincidenza (sia all'andata che al ritorno, ndr) un treno parte alla volta della città Sabauda per eccellenza. Visitiamo le chiese, i palazzi il centro storico: visitiamo lo scurolo di San Gaudenzio, saliamo sulla cupola dell'Antonelli, visitiamo il duomo, il teatro coccia e il palazzo "dell'abdicazione" e tantissimo altro. Abbiamo fame, il tavolo si riempie. Ripartiamo alle 17.11 dalla "Nord" con un Regionale che fermerà in tutte le stazioni fino a Saronno, dove arriviamo alle 17.52 sul binario 5; si cambia alle 18.05 con l'S9 per Albairate al binario 7, la Brianza industriose scivola dal finestrino ed arriviamo a Seregno alle 18.29, sul binario 3; percorriamo di buona lena in sottopassaggio, ci infiliamo al binario 1 Tronco ad alle 18.39 ripariamo verso Lesmo: passa Macherio-Sovico alle 18.44, ed eccoci al punto di partenza: Lesmo, ore 18.48. Il treno riparte, Carnate è vicina alle 18.54, mentre noi siamo in macchina per casa, il treno termina il viaggio.
* Ricordo che i treni sulla Carnate - Seregno NON circolano la domenica ed i festivi, oltre che ad Agosto.
** La fermata di Ponte Ticino è una fermata posta a servizio dei balneanti presso le "spiagge" del fiume Ticino ed è attiva solamente il sabato ed i festivi da marzo/aprile ad agosto/settembre. Durante i mesi di giugno e luglio, risulta divertente e rilassante (magari in attesa delle vacanze al mare) fare una gita il sabato sulle rene del Ticino per abbronzarsi e fare un bagno a costo bassissimo.
Indicazioni riassunte per arrivare/tornare da Novara***:
R 5004
Carnate-Usmate 08.08
(Lesmo 08.14)
(Macherio-S. 08.17)
Seregno 08.23
S9 30421
Seregno 08.31
Saronno 08.54
R 223
Saronno 09.07
Novara Nord 09.49
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R 266
Novara Nord 17.11
Saronno 17.52
S9 30466
Saronno 18.05
Seregno 18.29
R 5025
Seregno 18.39
(Macherio-S. 18.44)
(Lesmo 18.48)
Carnate-Usmate 18.54
** Ricordiamo che essendo il servizio cadenzato dalle 06.00 alle 19.00, sulla Carnate - Seregno, è possibile anticipare l'arriva a Novara alle 08.49 partendo alle 07 e posticipare l'arrivo alle 19 partendo alle 18.11 da Novara. Se si desidera proseguire su Torino, si consiglia di partire alle ore 06 (treno delle 06.08 da Carnate) per essere nella città sabauda alle ore 09.00 (a Torino P.S.); per il viaggio di ritorno, si consiglia la partenza da Torino P.N. alle 16.54.
Prezzi del viaggio:
il costo del viaggio è di 6,10 € a tratta, quindi 12,20 € per andata e ritorno****.
**** Stazione di partenza: Lesmo.
TRENORD: http://www.trenord.it/it/home.aspx
Novara: http://www.comune.novara.it/
Ed ora iniziamo:
Novara, echi dal risorgimento "Regio":
Novara: città regia per eccellenza, teatro di battaglie, di vittorie e sconfitte. Impero e Regno che si scontrano. Confine che diventa provincia, l'Italia che si costruisce. La città, sita in Piemonte, subisce molto l'influsso della vicina Lombardia e di Milano a cui era legata fino al 1734 quando fu ceduta dall'Imperatore Carlo VI d'Asburgo al Re Carlo Emanuele III di Savoia durante la guerra di successione polacca. Teatro di "confine" tra il Regno di Sardegna ed il Regno Lombardo-Veneto nel XIX secolo, si trovò nel fulcro delle battaglia (celebre quella della "Bicocca" o "di Novara") durante la prima guerra d'indipendenza (1849) dove l'esercito sardo-piemontese subì una rovinosa sconfitta dagli imperiali comandati del Maresciallo Radetzky, la quale portò all'abdicazione di Re Carlo Alberto in favore del (grandissimo) figlio Vittorio Emanuele II, "il Re galantuomo", futuro primo sovrano d'Italia e padre della nostra amata Patria. Ma Novara non è solo guerra è anche arte e religione: primo su tutti la maestosa cupola, costruita dall'Antonelli, della Basilica di San Gaudenzio, prima vescovo della città e Santo Patrono della diocesi/provincia di Novara, che con i suoi 121 metri risulta tra le cupole più alte del mondo. Troviamo anche il duomo, il broletto e un centro storico molto curato e molto fornito, contornato di palazzi nobiliari e borghesi che spaziano dal XVI secolo al XIX secolo ed un castello (ricetto) che ne completa l'insieme. Importantissimo il Teatro Coccia nelle vicinanze del duomo, sala lirica del XIX secolo, molto apprezzato per la buona acustica. Di particolare interesse è, il giorno 22 gennaio, la festa patronale di San Gaudenzio, dove nella basilica omonima avviene la cosiddetta "cerimonia del fiore" precedente la Santa Messa; nella stessa giornata si può acquistare il "pane di San Gaudenzio", tipico dolce della festa.
Classica vista di Novara con la cupola della Basilica di San Gaudenzio
(Fonte: wikipedia)
Novara è dotata di due stazioni ferroviarie: Novara FS sulle linee Milano-Torino, Novara-Domodossola, Novara-Pino, Novara-Arona, Novara-Varallo Sesia, Novara-Biella e Novara-Alessandria e la stazione Novara NORD (da cui si arriva/parte provenendo dalla Carnate-Seregno) sulla linea Milano Nord-Saronno-Novara Nord.
Ecco la mia proposta di viaggio per voi:
Partiamo un sabato mattina*, decidiamo di partire dalla stazione di Lesmo, fermata posta nel centro del paese, in un contesto agreste ed aspettiamo il treno delle 08.14 che, partendo da Carnate alle 08.08, ci porterà, passando per Macherio-Sovico alle 08.17, ci porterà fino a Seregno dove arriviamo alle 08.23 al binario 1 Tronco. Il viaggio è breve, ma colpiscono subito l'attraversamento del ponte "di Gernetto" con cui si scavalca il Lambro e la ferrovia Monza-Molteno-Lecco ed il panorama che si apre da Macherio sulle prealpi lecchesi e comasche. A Seregno, percorriamo i 250 metri che separano il binario Tronco dal binario dove, nel frattempo, fa' il suo ingresso il treno Suburbano S9 delle 08.31 con destinazione Saronno. Saliamo in testa (vivamente consigliato) e percorriamo questa linea, la Seregno - Saronno riaperta nel 2012 dopo 54 anni di chiusura. Il viaggio trascorre lentamente attraverso la Brianza dei mobilifici e delle fabbriche fino a Cesano Maderno, stazione di interscambio con i treni della linea Milano-Asso per poi passare nel parco delle Groane ed aprirsi sull'intero arco prealpino e, nei giorni di vento, sul Monte Rosa; arriviamo a Saronno al binario 7 alle 08.54: un caffè ristora i nostri sensi. In attesa del treno per Novara, che partirà alle 09.07 riflettiamo sulla "importanza" Saronnese: centro di interscambio ferroviario, patria del liquore "di Saronno", della "Lazzaroni" e degli amaretti, centro religioso con il suo bel Santuario. Ripartiamo dal binario 6, la linea curva subito a sinistra e ci troviamo sul rettilineo che, alla velocità di 140 km/h, ci porta a Rescaldina; fermiamo, ripartiamo: la ferrovia scende nelle viscere della terra, un tunnel buio si presenta ai finestrini, sopra di noi scorre l'acqua del fiume Olona. Il buio termina, il sole ci sorprende: siamo a Castellanza.La luce si fa' muta, si impossessa ancora del treno, il rimbombo delle ruote si fa' assordante, il treno rallenta: Busto Arsizio Nord è una luce nel buio della galleria. Riemergiamo dagli "inferi" ferroviari, le case si diradano e un animale si appresta a noi: no, non un animale vero ma il "salto di montone" (costruzione ferroviaria "a ponte" che permette di evitare il conflitto tra itinerari dei treni nei punti di incrocio, ndr) ci salta addosso, le montagne luccicano sullo sfondo, la ferrovia per Malpensa si allontana, arriviamo a Vanzaghello. Si riparte di buona lena, la case sono rare e rade, arriviamo a Castano Primo: inizia la discesa. Il treno scavalca il canale Villoresi, scende e capitombola a Turbigo. Turbigo, città elettrica (centrale enel, ndr), la stazione si lascia ammirare: razionalismo coloniale, una piccola Asmara della Lombardia, un "confine" ferroviario: inizia il vero "Novara". Il binario si fa' uno solo, tutto diventa vegetazione, il Ticino s'appresta, sentiamo il suo profumo ed eccolo, il ponte in ferro misto strada-ferrovia si scorre sotto di noi e più sotto ancora il Ticino, il grande fiume sacro alla Patria, come dei novelli "Carlo Alberto" lo passiamo (in senso inverso, ndr) la Lombardia sfuma, siamo in Piemonte. Superiamo in lieve salita la fermata di Ponte Ticino**, il paesaggio si fa' piatto, strano al viaggiatore lecchese e/o monzese: sullo sfondo il monte rosa brilla, tutt'attorno campi di riso. Superiamo Galliate, la natura è piatta ma il genio umano no: sullo sfondo uno spettacolo: la cupola di San Gaudenzio svetta alta, Novara è vicinissima. Arriviamo a Novara Nord, in perfetto orario alle 09.49, scendiamo dal treno, attraversiamo il passaggio a livello, scendiamo nel sottopasso che conduce alla stazione di Novara FS, sbuchiamo in piazza Garibaldi... Ah, dimenticavamo: naturalmente possiamo proseguire per Torino; in 10 minuti di coincidenza (sia all'andata che al ritorno, ndr) un treno parte alla volta della città Sabauda per eccellenza. Visitiamo le chiese, i palazzi il centro storico: visitiamo lo scurolo di San Gaudenzio, saliamo sulla cupola dell'Antonelli, visitiamo il duomo, il teatro coccia e il palazzo "dell'abdicazione" e tantissimo altro. Abbiamo fame, il tavolo si riempie. Ripartiamo alle 17.11 dalla "Nord" con un Regionale che fermerà in tutte le stazioni fino a Saronno, dove arriviamo alle 17.52 sul binario 5; si cambia alle 18.05 con l'S9 per Albairate al binario 7, la Brianza industriose scivola dal finestrino ed arriviamo a Seregno alle 18.29, sul binario 3; percorriamo di buona lena in sottopassaggio, ci infiliamo al binario 1 Tronco ad alle 18.39 ripariamo verso Lesmo: passa Macherio-Sovico alle 18.44, ed eccoci al punto di partenza: Lesmo, ore 18.48. Il treno riparte, Carnate è vicina alle 18.54, mentre noi siamo in macchina per casa, il treno termina il viaggio.
* Ricordo che i treni sulla Carnate - Seregno NON circolano la domenica ed i festivi, oltre che ad Agosto.
** La fermata di Ponte Ticino è una fermata posta a servizio dei balneanti presso le "spiagge" del fiume Ticino ed è attiva solamente il sabato ed i festivi da marzo/aprile ad agosto/settembre. Durante i mesi di giugno e luglio, risulta divertente e rilassante (magari in attesa delle vacanze al mare) fare una gita il sabato sulle rene del Ticino per abbronzarsi e fare un bagno a costo bassissimo.
Spiaggia nei pressi della fermata di Ponte Ticino.
Sullo sfondo il ponte in ferro della ferrovia.
(Fonte: google immagini)
Indicazioni riassunte per arrivare/tornare da Novara***:
R 5004
Carnate-Usmate 08.08
(Lesmo 08.14)
(Macherio-S. 08.17)
Seregno 08.23
S9 30421
Seregno 08.31
Saronno 08.54
R 223
Saronno 09.07
Novara Nord 09.49
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R 266
Novara Nord 17.11
Saronno 17.52
S9 30466
Saronno 18.05
Seregno 18.29
R 5025
Seregno 18.39
(Macherio-S. 18.44)
(Lesmo 18.48)
Carnate-Usmate 18.54
** Ricordiamo che essendo il servizio cadenzato dalle 06.00 alle 19.00, sulla Carnate - Seregno, è possibile anticipare l'arriva a Novara alle 08.49 partendo alle 07 e posticipare l'arrivo alle 19 partendo alle 18.11 da Novara. Se si desidera proseguire su Torino, si consiglia di partire alle ore 06 (treno delle 06.08 da Carnate) per essere nella città sabauda alle ore 09.00 (a Torino P.S.); per il viaggio di ritorno, si consiglia la partenza da Torino P.N. alle 16.54.
Prezzi del viaggio:
il costo del viaggio è di 6,10 € a tratta, quindi 12,20 € per andata e ritorno****.
**** Stazione di partenza: Lesmo.
Siti ed informazioni utili:
TRENORD: http://www.trenord.it/it/home.aspx
Novara: http://www.comune.novara.it/
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