Se scoccassimo un freccia che tocchi i principali capoluoghi dell'arco prealpino lombardo, ci accorgeremmo che tale retta, partendo da Varese, colpirebbe Como, Lecco e Bergamo. Nonostante il traffico pendolare tra queste località sia molto minore rispetto al traffico verso il capoluogo ambrosiano, un vivace movimento di persone fluisce tra questi capoluoghi (e le località intermedie) per lavoro, studio, turismo.
Come per altre ragioni, la Carnate - Seregno, viene in aiuto a quei viaggiatori che, per i motivi più vari si devono recare nelle città di Como e Bergamo (o viceversa).
Naturalmente, queste località sono ora collegate con la linea automobilistica, della società ASF, C46 Como-Barzanò-Merate-Bergamo, la quale percorre la parte finale della SP342 "Briantea" Varese-Bergamo; come per tutti i trasporti su gomma, però, la linea C46 soffre di alcuni gravi "handicap" ovvero: tempi di percorrenza molto lunghi, corse non cadenzate durante la giornata, corse limitate per gli studenti e corse drasticamente ridotte nei periodi "forti".
Per contro il treno, pur non fornendo un collegamento diretto tra il capoluogo lariano e la "capitale" orobica (sono necessari 2 cambi treno), permette di raggiungere le due località in tempi minori e senza l'eventuale traffico (ed intasamento) stradale che, chi è pendolare lo sa, affligge da sempre la "briantea". Anche se il costo del biglietto è relativamente maggiore, considerando i tempi di percorrenza, il vantaggio diventa doppio!
Grazie al cadenzamento delle linee percorse, il viaggio tra le due città può essere svolto tutto il giorno e da lunedì a sabato feriali.
Nel tabella sottostante è mostrato il paragone tra l'autolinea C46 e il viaggio in treno (via Seregno - Carnate):
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