Buongiorno a tutti e benvenuti al terzo capitolo della rubrica "Racconti di Viaggio". La meta di questa settimana marzolina è Como (raggiunta via Saronno e via "diretta"), partendo come sempre da una delle stazioni della nostra linea. Ricordiamo sempre di preparare per bene il viaggio prima di partire e di controllare sempre gli orari.
Iniziamo:
Como, l'angolo del triangolo:
Como, città adagiata sul Lario (o lago di Como) ha sempre avuto, oltre che dal punto di vista economico, religioso e sociale, un forte richiamo turistico derivato proprio dalla presenza del bacino lacustre; specchio d'acqua rinomato per le ville di delizie del patriziato milanese che, come pecore in gregge, lambiscono le rinomate sponde da Como fino a Colico passando per Bellagio (chiamata "la perla del Lario") e Lecco. Circondata dalle prealpi comasche che chiudono la città a sud, si trova a pochi chilometri dalla Svizzera; per questo, il borgo è (da sempre) luogo di frontiera e di mescita tra la cultura lombardo-italiana e la cultura svizzero-ticinese. Apprezzata per gli hotel sfarzosi e comodi, è rinomata per il centro cittadino di pregevole carico storico: il Duomo, dedicato alla Vergine Assunta del XIV secolo con rifacimenti successivi, presenta pitture (ed arazzi) di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari. Meritevole di visita anche il Broletto, sede dell'arengo e della vita pubblica della Como medievale. Notevole anche il Teatro "sociale" di Como, esempio di teatro all'italiana del XVIII secolo, sede di numerose rappresentazioni liriche durante l'anno. Citiamo, per completezza, anche la Basilica di Sant'Abbondio (patrono di Como), sita non distante dal centro, esempio dello stile romanico nord lombardo, il tempio voltiano del XX secolo costruito in foggia neoclassica, accoglie un museo scientifico in onore dell'illustre Alessandro Volta, comasco. Presenti anche altri monumenti, i quali saranno scoperto in loco dal viaggiatore. Passeggiando sul "lugolario" si trovano numerosi caffè e ristoranti, hotel e negozi che accompagnano il turista verso l'ingresso della funicolare per Brunate, piccolo borgo arroccato sulla montagna da cui, nei giorni tersi, si ha un panorama splendido sul lago, sulla città e sull'entroterra. Como non è solo storia, ma anche medicina: ospedali rinomati quali il Sant'Anna ed il Valduce, assicurano al capoluogo lariano un grande lustro sul territorio lombardo. Sede anche università, Como è anche il fulcro, "l'angolo" di un immaginario "triangolo": immaginiamo di collegare tramite linee Como con Lecco, Lecco con Bellagio e Bellagio con Como, otterremo questa figura geometrica. Questa "virtuale" costruzione è nota come "triangolo lariano" e comprende i due rami di "quel lago di Como" con i due capoluoghi (Lecco e Como), le città rivierasche (Cernobbio, Torno, Tremezzo, Lenno, Lezzeno, Varenna e molte altre), la Valsassina (Canzo, Asso, Magreglio, San Primo ed altri) e tutto il territorio erbese (con a capo Erba) ed il suo circondario. In ultimo, da non perdere (nelle stagioni belle) un viaggio in battello sul lago, magari a bordo del piroscafo Concordia, battello a vapore del 1926.
Il "triangolo lariano" in una approssimazione
(Fonte: google maps con modifiche)
Data la sua importanza, Como possiede sei stazioni, le prime tre sulla rete statale e le ultime tre sulla rete "nord":
1) Albate-Trecallo: sulla linea Como-Lecco serve le frazioni di Albate e Trecallo. Definita anche "stazione giardino", merita una visita insieme alla linea attraversata.
2) Albate-Camerlata: sulle linee Milano-Chiasso e Como-Lecco (punto di diramazione) serve le località di Albate e Camerlata. In questa stazione è possibile cambiare treno per la Svizzera (linea suburbana S10). Dista circa 1000 metri dalla stazione di Como Nord Camerlata.
3) Como San Giovanni: stazione principale di Como, sulle linee Milano-Chiasso e Como-Lecco è fermata di tutti i treni (Regionali, S10, S11 ed Eurocity Milano-Svizzera) si trova nel quartiere di San Giovanni e dista circa 800 metri dal lungo lago. Raggiungibile, il centro, con autobus delle linee 4/5/8.
4) Como Nord Camerlata: trovasi sulla linea Milano Nord-Como Nord, a servizio (ulteriore) della frazione di Camerlata, situata più in centro, dista 1000 metri circa dalla stzione FS di Albate-Camerlata.
5) Como Nord Borghi: situata sulla linea della precedente, è a servizio del quartiere "borghi", posta al di fuori delle mura di porta torre.
6) Como Nord Lago: capolinea della linea da Milano Nord è la stazione del centro città, sita a 50 metri dal lago, permette di raggiungere il centro il 2 minuti passando per il passaggio a livello e in 5 minuti agli imbarcaderi dei piroscafi.
Nota: servendosi della Carnate-Seregno, la scelta più logica (a livello di orari e tempistiche - vedi post "Risparmiare viaggiando!") è quella di, una volta cambiato treno a Seregno, proseguire direttamente con i treni S11 o RE verso Como San Giovanni. Personalmente, nel caso di una gita, propongo di seguire all'andata il percorso "via Saronno" per arrivare a Como Nord lago e quindi immediatamente in centro mentre, per il ritorno, la "via diretta" da Como San Giovanni.
Ecco la mia proposta di viaggio per voi:
Partiamo un sabato mattina*, decidiamo di partire dalla stazione di Lesmo, fermata posta nel centro del paese, in un contesto agreste ed aspettiamo il treno delle 08.14 che, partendo da Carnate alle 08.08, ci porterà, passando per Macherio-Sovico alle 08.17, fino a Seregno dove arriviamo alle 08.23 al binario 1 Tronco. Il viaggio è breve, ma colpiscono subito l'attraversamento del ponte "di Gernetto" con cui si scavalca il Lambro e la ferrovia Monza-Molteno-Lecco ed il panorama che si apre da Macherio sulle prealpi lecchesi e comasche. A Seregno, percorriamo i 250 metri che separano il binario Tronco dal binario dove, nel frattempo, fa' il suo ingresso il treno Suburbano S9 delle 08.31 con destinazione Saronno. Saliamo in testa (vivamente consigliato) e percorriamo questa linea, la Seregno - Saronno riaperta nel 2012 dopo 54 anni di chiusura. Il viaggio trascorre lentamente attraverso la Brianza dei mobilifici e delle fabbriche fino a Cesano Maderno, stazione di interscambio con i treni della linea Milano-Asso per poi passare nel parco delle Groane ed aprirsi sull'intero arco prealpino e, nei giorni di vento, sul Monte Rosa; arriviamo a Saronno al binario 7 alle 08.54: un caffè ristora i nostri sensi. In attesa del treno per Como, che partirà alle 09.04 riflettiamo sulla "importanza" Saronnese: centro di interscambio ferroviario, patria del liquore "di Saronno", della "Lazzaroni" e degli amaretti, centro religioso con il suo bel Santuario. Ripartiamo dal binario 2 alle 09.04, pieghiamo a destra e ci avviamo verso Como. Il treno prosegue in pianura: passano Rovello e Rovellasca; arriviamo a Lomazzo, centro importante della "bassa" (comasca, NdR), passiamo Cadorago e la natura si allarga, arriviamo alla curva delle "lepri" (presenza abituale di questi mammiferi, NdR) e Fino Mornasco scivola sotto di noi, il borgo laborioso fluisce e il treno punta sempre più a nord. Echi portoghesi suonano in lontananza, Portichetto-Luisago è li che attende e l'autostrada si appressa a noi; la scansiamo con una curva ed eccoci a Grandate. La stazione parla: Varese una volta era più vicina (Grandate era stazione di diramazione della linea "traversata" Como-Varese, NdR). Il convoglio inizia a respirare, dolcemente inizia la discesa, Brunate è in lontananza, le prealpi preannunciano il Lario; arriviamo a Como Camerlata. La ferrovia si "restringe", il binario diventa unico e la natura fisica pressa, la discesa diventa cattiva, dura e ripida, le ruote fischiano, i freni lavorano a ritmo serrato: curva, curva ed il ponte che scavalca la Milano-Chiasso, ancora curve ed ecco il rettilineo con conduce a Como Borghi: ultima impresa, la discesa è impervia. Borghi ci attende, il pericolo è scampato: una discesa al 3%, non facile senza cremagliera. Riparte il convoglio con imperativo: mai superare il 20 km/h! Le case di addossano sul treno, lo spazio è poco, dal finestrino aperto tocchiamo facilmente il muro della chiesa: il viale alberato si apre in fronte a noi, porta torre sulla sinistra e il treno diventa un tram, strada/ferrovia/strada, vediamo il capolinea, passiamo il teatro ed eccoci entrati a Como Nord Lago, in perfetto orario alle 09.44, il treno si ferma in curva strettissima, superiamo il cancelli: siamo sul lago.
Passeggiamo per il centro, visitiamo e diciamo una prece in Duomo. Dediciamo di fare un giro nel primo bacino del Lago, si mangia a Cernobbio e si rientra a Como. Si torna per per la "Via diretta": con l'autobus della linea 5 arriviamo a Como San Giovanni: la porta del Lario dalla Svizzera e dall'Europa del Nord, solo la grandiosità delle strutture ricorda il glorioso passato in cui gli Eurocity, gli Euronight ed i grandi espressi dal nord Europa, scaricavano orde di villeggianti, aristocratici, turisti e uomini che rientravano in patria. Ora la stazione è diventata "regionale", i treni per la Svizzera fermano ogni quattro ore. Prendiamo il RegioExpress per Milano Centrale alle 17.13: Seregno è la prima fermata. il FLIRT (modello di treno usato per questo collegamento, NdR) parte a razzo, la salita per Albate inizia subito, salutiamo la chiesa di Sant'Abbondio e la città; rispetto all'andata il percorso è più agevole ed il treno sinuosamente si inserisce nelle curve, sfiliamo da Albate-Camerlata e ci apprestiamo al bivio "spagnolo" (Bivio Rosales, NdR) che ci consegna la linea diretta da Chiasso bypassando Como. La natura, rispetto all'andata rimane presente e folta, superiamo la piccola fermata di Cucciago e ci avviamo verso il canturino: Cantù si avvicina, il grosso centro non si vede, la stazione è "in periferia", ad Asnago. Transito in velocità a Carimate, il castello ci fa' da sfondo, la provincia di Como si estingue; Monza penetra nel treno a Camnago, dove il deposito delle "Nord" e la linea per Seveso ci salutano sulla destra; la Brianza, respira e le case s'agglomerano: arriviamo a Seregno, in orario, alle 17.29, sul binario 1. Circumnavighiamo la cancellata, ci infiliamo al binario 1 Tronco ad alle 17.39 ripariamo verso Lesmo: passa Macherio-Sovico alle 17.44, ed eccoci al punto di partenza: Lesmo, ore 17.48. Il treno riparte, Carnate è vicina alle 17.54, mentre noi siamo in macchina per casa, il treno termina il viaggio.
* Ricordo che i treni sulla Carnate - Seregno NON circolano la domenica ed i festivi, oltre che ad Agosto.
Indicazioni riassunte per arrivare/tornare da Como**:
R 5004
Carnate-Usmate 08.08
(Lesmo 08.14)
(Macherio-S. 08.17)
Seregno 08.23
S9 30421
Seregno 08.31
Saronno 08.54
R 123
Saronno 09.04
Como Nord Lago 09.44
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RE 25529
Como San Giovanni 17.13
Seregno 17.29
R 5023
Seregno 17.39
(Macherio-S. 17.44)
(Lesmo 17.48)
Carnate-Usmate 17.54
** Oltre a ricordare che il servizio è cadenzato, quindi è possibile anticipare/posticipare le partenze e gli arrivi, ricordiamo che è possibile invertire i percorsi (via Saronno o via diretta) tra andata e ritorno e/o sceglierne solo uno (solo via diretta oppure solo via Saronno): inoltre, tra Seregno e Como è attiva la linea suburbana S11 che, con un treno ogni 30' collega le due stazioni succitate. (Da/per Carnate, la S11 in coincidenza è quella del .40 verso Chiasso e quella del .20 in arrivo da Chiasso).
Prezzi del viaggio:
il costo del viaggio è di 4,80 € (via Saronno) e di 3,60 € (via diretta), quindi 8,40 € per andata e ritorno***.
*** Stazione di partenza: Lesmo.
Siti ed informazioni utili:
TRENORD: http://www.trenord.it/it/home.aspx
Como: http://www.comune.como.it/
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